Verso i monti

Isaia 49 : 13

Giubilate, o cieli, e tu, terra, festeggia! Date in gridi di gioia, o monti, poiché l’Eterno consola il suo popolo, ed ha pietà de’ suoi afflitti.

Benedetti dai pesi Agio e prosperità non hanno mai arricchito il mondo come lo ha fatto l’avversità. Dalla sofferenza e i problemi sono nate le canzoni più dolci, i poemi più belli, le storie più avvincenti. Dal dolore e dalle lacrime sono venuti fuori i più grandi spiriti e le vite più benedette. J.R. Miller scrisse: “Molti di noi trovano la vita difficile e piena di sofferenze. Non possiamo evitarle; ma non dobbiamo permettere alle esperienze dolorose di uccidere la nostra sensibilità, o render­ci stoici o amareggiati. Il vero problema del vivere sta nel mante­nere i nostri cuori dolci e gentili nelle condizioni e situazioni più ardue”. Nostra figlia più grande si è sposata con uno svizzero. Hanno sette figli e sono soliti passare le loro estati in Svizzera e i loro inverni in America. A volte quando li andiamo a trovare in Svizzera portiamo i ragazzi sulle Alpi con la seggiovia. Facciamo dei lun­ghissimi tratti sulla seggiovia, guardando giù ad alcuni tra i più bei fiori che si trovino al mondo. Questi fiori sopravvivono a inverni freddi e nevosi. Il peso del ghiaccio, della neve e le tempeste invernali aumentano la loro bellezza e aiutano la loro crescita. È difficile credere che appena alcune settimane prima quei fiori era­no seppelliti sotto decine di centimetri di neve. I nostri pesi posso­no avere gli stessi effetti sulla nostra vita. Come i cristiani si trovano a fronteggiare gli inverni dell’avversità e le tempeste dei disastri, si elevano come l’allodola. Sono come gli alberi che sopravvivono alla tempesta perché le loro radici sono profonde. Sono come alberi che crescono sui dirupi della Carolina del Nord; alberi battuti dai venti, certo, ma alberi che hanno il legno più solido. L’allodola, i fiori, gli alberi, tutte queste cose illustrano le parole di Giobbe: “Se mi mettesse alla prova, ne uscirei come l’oro”(23:10). Il credente che capisce questo aspetto della natura di Dio può trovare consolazione nella sua sofferenza e pace nella sua pena. “Beato l’uomo che Dio corregge! Tu non disprezzare la lezione dell’Onnipotente; perché egli fa la piaga, ma poi la fascia; egli ferisce, ma le sue mani guariscono” (Giobbe 5:17-18).



Meditazione tratta dal libro "Verso i Monti" di Billy Graham edito da EUN Editrice Uomini Nuovi (eun.ch)